Socio costruttivismo: il pensiero che ci accompagna

20/10/2022

pensiero scuola infanzia

Un approccio da cui la nostra scuola prende spunto e che intende prendere come principale punto di  riferimento è il Socio Costruttivismo come nuova strategia di apprendimento. È una teoria  epistemologica che afferma che la costruzione della conoscenza avviene all’interno del contesto  socioculturale in cui agisce l’individuo.

Un metodo alternativo che fornisce il giusto imprinting per  un funzionale metodo di insegnamento. Questo approccio culturale propone un’azione educativa  che ponga al centro della propria attenzione la soggettività di chi apprende e l’insegnante dovrebbe,  come suggerisce Loris Malaguzzi e prima Maria Montessori: “non insegnare mai ad un bambino  niente che possa imparare da solo”, data la natura intrinsecamente sociale e interpersonale  dell’apprendimento.

Questo approccio si sviluppa a partire dalla fine degli anni ‘70 come critica del modello cognitivista  dominante, della sua epistemologia al contempo individualista e computazionista, si sostanzia  della coniugazione dei due fondamentali punti di vista elaborati dal pensiero psicologico  contemporaneo: costruttivismo ed interazionismo.

Una sintesi che ha portato a concepire la mente  (dunque il soggetto) come un sistema capace di costruire (piuttosto che solamente elaborare)  significati e di costruirsi entro e per mezzo del rapporto sociale. In alternativa ad un approccio  d’istruzione tradizionale, dove il fulcro dell’attività didattica è rappresentato dall’insegnante, il  soggetto, spinto dai propri interessi e situato in uno specifico contesto educativo, apprende  attraverso un processo di elaborazione ed integrazione di molteplici prospettive, informazioni ed  esperienze, offerte dal confronto e dalla collaborazione con i pari o con un gruppo di esperti.

La formazione è intesa quale interiorizzazione di una metodologia d’apprendimento che renda  progressivamente il soggetto autonomo nei propri processi conoscitivi.

L’insegnante si pone come  mediatore in grado di stimolare gli alunni ad esprimersi e collaborare, contribuendo insieme alla  costruzione della conoscenza. L’approccio socio-costruttivista ci ha concesso di riflettere circa le  micro storie sociali e culturali che ciascun bambino/a porta con sé nel momento in cui parla,  interagisce ed opera.

Il compito della scuola dunque, è anche quello di motivare i bambini/e al dialogo, a “tirar fuori” ciò  che sanno, esprimendosi attraverso le parole, il corpo o ancora, attraverso il linguaggio grafico e,  partendo da questo, condurli verso la presa di coscienza, l’interiorizzazione e la personalizzazione  dei concetti; restituire loro la curiosità ed il gioco tipici dell’essere bambini; conceder loro di porsi  continue domande e progettarsi delle risposte creative; consentirgli di interpretare il mondo vivendo  la ricchezza della relazione, dell’apertura all’altro e del dialogo.

Uno degli obiettivi che si pone questa teoria è quello di verificare se una progettazione didattica  volta ad analizzare le dinamiche cognitive nascoste nel processo di costruzione della conoscenza  matematica dei bambini/e svegliasse in questi ultimi il piacere della scoperta, li aiutasse ad  orientarsi in situazioni di problem solving e a trovare una correlazione tra la matematica ed il  mondo. L’osservazione diretta dell’atteggiamento progressivamente sviluppato dai bambini di  fronte a tali situazioni, ha evidenziato buone risposte da parte loro, una consapevolezza graduale e  complessiva dei molteplici aspetti del sapere scientifico.

La scuola dell’infanzia riconosce questa pluralità di elementi che creano tante possibilità di  crescita, emotiva e cognitiva insieme, per far evolvere le potenzialità di tutti e di ciascuno, creare la  disponibilità nei bambini a fidarsi e ad essere accompagnati, nell’avventura della conoscenza. La  scuola promuove lo star bene e un sereno apprendimento attraverso la cura degli ambienti, la  predisposizione degli spazi educativi, la conduzione attenta dell’intera giornata scolastica.

La nostra scuola aderisce ad un percorso pedagogico zero-6

Tale percorso si fonda sul principio di organizzare due servizi, l’Asilo Nido e la Scuola  dell’Infanzia, in un’unica esperienza educativa rivolta ai bambini e alle bambine dai 12 mesi ai 6  anni.

Perseguiamo un’idea di bambino dotato di forti potenzialità di sviluppo, soggetto di diritto che  apprende e cresce nella relazione, con lo scopo di promuovere una cultura dell’infanzia che tenga  conto dei bisogni dei bambini e delle loro famiglie nella complessità della società contemporanea.

Il nostro scopo è di favorire, attraverso una solida alleanza educativa con le famiglie, l’equilibrato  sviluppo psico-fisico dei bambini e la loro socializzazione, tramite la proposta di possibili interventi  educativo–didattici qualificati, che prevedono la continuità e l’interazione delle esperienze dei  bambini.

Scuola Don Gedeone Massaggia

"Per aiutare un bambino dobbiamo fornirgli un ambiente che gli consenta di svilupparsi liberamente" Maria Montessori